Tutto somato.
A volte mi sembra di pensare solo a tarda sera, quando me ne sto tra me e me a guardare.
Più che altro mi guardo.
Che sono una che legge i libri, quelli che avrei potuto scrivere o almeno mi sarebbe piaciuto farlo e li scelgo per il titolo e per la copertina. E poi leggo un po' i giornali da femmina, anche per poter vedere la pubblicità che ci fanno dentro e i vestiti e gli articoli che parlano delle persone normali, della gente comune intendo.
A volte guardo la televisione un po' per leggerezza e pigrizia, spesso è accesa a fare compagnia, comunque appena posso accendo la radio e su qualche pezzo io e Margherita ci lanciamo in improbabili balletti.
Poi parlo con Arianna di come và il mondo, quello vero e quello qui attorno, diamo la nostra opinione standocene sedute per terra mentre facciamo una torre con i cubi di cartone.
E i miei fiori da più di un mese continuano a crescere e a sbocciare, sfiorire anche ma più sbocciare inaspettatamente.
E rido poi, di me e a volte anche di qualcuno che vedo in giro. Anche se non si dovrebbe fare. Proprio come le torte non cotte...e a cucinare ci pensa qualcun'altro...
Disegno quando posso ma mai abbastanza per il bisogno necessario ma d'altronde non posso fare altrimenti. Per ora.
E poi ho le fotografie da fare, i sabati mattina si beve il cappucino mangiando un muffin, diventando così un momento molto speciale.
Sono disordinata ma è sempre bello trovare in un cassetto qualcosa che non ti aspetti.
Come quando ci ho lasciato una cartolina scritta a pennarello che neanche più ricordavo chi l'avesse mandata.Eppure sapevo che mi era famigliare. E mi vado bene così, mi piaccio tutto sommato.
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